Non ho vissuto le fanzine, non avevo e non avevamo niente da promuovere. Da giovani abbiamo prodotto poco o niente, sbilianciandoci verso il niente, fruitori quasi sempre, creatori quasi mai.
Quella grafica, però, mi ha sempre affascinato, perché mi affascinava tutto quel che c’era dietro, la libertà di affrancarsi dalle regole visive per applicarne una sola, nuova, potente: la mia creatività la esprimo/vendo/regalo come mi pare.
Non ho nessuna creatività da esprimere, avrei dovuto pensarci prima, ma questi concetti visivi popolari, scaturiti dal basso, grezzi e potenti, mi affascinano.